“E’ necessario fare chiarezza ed evitare inutili allarmismi, al momento non suffragati da alcun riscontro, in merito al presunto inquinamento della zona di Tofaro – dichiara il Vice Sindaco Andrea Petricca – Va detto che, dai risultati delle analisi, effettuati su diversi terreni, è stata riscontrata, in due casi isolati, la presenza di rame e mercurio. Nello specifico, in un sito, si è rilevata la presenza di rame per 200 mg/Kg (considerato che il valore massimo nei terreni ad uso residenziale è di 120mg/Kg e per i terreni industriali il valore massimo è 600 mg/Kg ). In un altro terreno, invece, è stato riscontrato mercurio in una quantità di 1,4 mg/Kg (il valore massimo consentito nei terreni ad uso residenziale è di 1mg/kg, mentre per quelli ad uso industriale e di 5mg/KG ).
Va precisato che i terreni in questione non si trovano in prossimità del sito dove, nel 1992, fu accumulata la discarica di rifiuti solidi-urbani e che, a giorni, l’A.R.P.A. Lazio procederà ad effettuare nuovi controlli per verificare la situazione.
Discorso diverso, invece, è quello relativo alle acque per le quali non esiste alcun tipo di contaminazione. Infatti, dai controlli effettuati dall’Arpa, su pozzi ed utenze di abitazioni, su richiesta del Comune di Sora e della Procura della Repubblica di Cassino, non è emerso alcun fattore inquinante.
Inoltre, per una maggiore tranquillità dei residenti, un geologo sta seguendo i controlli, su richiesta dell’ente comunale. Il tecnico ha suggerito, al posto dei carotaggi e del georadar, di realizzare degli scavi definiti “trincee” che consentiranno di prelevare campioni ad una profondità di 4 mt.
Per compiere tali indagini, l’amministrazione chiede la collaborazione dei cittadini per fornire, nel più breve tempo possibile, le autorizzazioni necessarie per accedere ai siti di proprietà privata.
Per concludere, ribadisco che, attualmente, Tofaro non è una zona inquinata. Mi auguro che questa situazione giunga presto a risoluzione e che termini ogni tipo di strumentalizzazione causa di una dequalificazione della zona con risvolti economici negativi ed eccessiva preoccupazione da parte dei residenti”.
