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Città di Sora

74° Anniversario della Liberazione, la cerimonia commemorativa del 25 aprile 2019

Il corteo della Città di Sora, partito da piazza Esedra nella mattinata di giovedì 25 aprile 2019 , ha dato il via alle celebrazioni ufficiali per la commemorazione del 74° anniversario della Liberazione. Come da tradizione, ad aprire la sfilata la Banda “Amici della Musica di Alvito”, seguita dal picchetto d’onore del 41° Battaglione Cordenons di Sora dal Gonfalone della Città Volsca, da numerose Autorità militari e civili, dalle forze dell’Ordine, dalle rappresentanze combattentistiche e da numerosi cittadini. Risalendo il Corso Volsci, il corteo ha raggiunto  la Cappella ai Caduti, in Piazza La Rocca. Qui il Sindaco Roberto De Donatis, ha deposto una corona d’alloro in onore di tutti i cittadini sorani che hanno perso la vita in occasione delle guerre che si sono succedute nel tempo.

E’ stato l’Assessore alle Politiche Culturali Sandro Gemmiti ad introdurre i contributi del parroco di S. Restituta Don Mario Santoro e di Rodolfo Damiani Associazione Aeronautica Militare.

Poi, l’ accorato il discorso del Sindaco Roberto De Donatis “ Il 25 aprile segna una linea di frattura chiara, che dobbiamo avere il coraggio di saper riproporre nei giorni d’oggi, tra chi aveva chiaro il senso di appartenenza ad una Nazione, il senso di profonda giustizia tra i cosiddetti giusti e tra coloro che avevano invece una visione totalitaria del Paese. Noi oggi esprimiamo quelli che sono i valori fondanti della nostra Costituzione, la Carta dalla quale noi, dobbiamo ripartire e lo dobbiamo fare tutti i giorni perché parole come democrazia e libertà, proprio in queste circostanze, rischiano di rimanere vuote e sterili. Il 25 aprile deve diventare festa soprattutto dei più giovani che combattono i totalitarismi che hanno chiara la percezione che libertà e democrazia significano soprattutto partecipazione e tutto questo deve ripartire dal basso, dal popolo, così come è partito ne 25 aprile. Da questa piazza, da questo 25 aprile, deve ripartire forte la consapevolezza di una comunità che vuole essere partecipe e responsabile del futuro dei propri figli. I fascismi, i totalitarismi devono essere combattuti. La libertà è una precondizione, è una condizione essenziale dell’essere umano ed ogni qual volta viene messa in discussione dobbiamo indignarci tutti insieme. Anche Gramsci, in uno dei momenti più bui della propria esistenza diceva: mi sono convinto che, quanto tutto pare o è ormai perduto, quello è il momento in cui bisogna rimettersi al lavoro, e bisogna farlo con coraggio, dall’inizio e l’inizio è la nostra Costituzione per la quale si sono battuti tanti eroi che hanno nel 25 aprile la festa della loro espressione più alta e che per i giovani soprattutto, sono motivo di grande orgoglio e di dignità ritrovata e che hanno avuto eroi anche in  questa Città:  Luca Polsinelli, Sirio Corona ma l’esempio più alto è sicuramente la Medaglia D’Oro Alberto La Rocca. Ed io vorrei che da questi eroi prendessero esempio i più giovani quando hanno bisogno di riferimenti, perché li abbiamo nella comunità, li abbiamo nella nostra storia e nella tradizione di questo paese. Ed è questo il punto di ripartenza insieme a quei valori che sono rappresentati da questa festa. Viva l’Italia, viva il 25 aprile”

Il corteo ha proseguito presso la Stazione dei Carabinieri e la cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona d’alloro al monumento in memoria del Carabiniere Alberto La Rocca, Medaglia d’oro al valor militare.

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