Una bellissima giornata di sole ed una grande partecipazione popolare hanno accompagnato stamani le celebrazioni per il “72° Anniversario della Liberazione”. Le solenni cerimonie, organizzate dal Comune di Sora, hanno preso il via alle ore 10.00 da Piazza Esedra con la partenza del corteo composto dalle autorità militari e civili, dalle associazioni d’arma e combattentistiche, dal 41° Rgt. Cordenons e dalla Banda “Città di Sora”.
Dopo la sfilata in Corso Volsci, il corteo ha raggiunto la Cappella dei Caduti presso la Chiesa di S. Restituta, dove sono stati resi gli onori militari alle autorità ed è stata deposta una corona.
Quindi, all’interno della Chiesa di S. Restituta, il parroco Mons. Bruno Antonellis ha guidato un momento di preghiera in memoria di tutti i caduti nella guerra di Liberazione. A seguire ha preso la parola Rodolfo Damiani, in rappresentanza dell’Associazione Aereonautica, dell’Associazione Carabinieri, dell’Associazione Marinai e dell’Associazione Nazionale Alpini. Presente alla cerimonia, moderata dalla giornalista Ilaria Paolisso, anche la Società Operia di Mutuo Soccorso di Sora.
Sentito l’intervento istituzionale del Sindaco Roberto De Donatis: “La lettura politica della festa del 25 Aprile è sbagliata. Questa ricorrenza interessa tutta la comunità perché celebra i valori importanti della pace e della democrazia per i quali si è combattuto e che formano la pietra miliare della nostra Costituzione e del nostro Paese. Oggi facciamo memoria di una lotta che impegnò uomini e donne che, in migliaia, combetterono contro l’oppressione nazifascista. Ricordiamo il fulgido esempio del carabiniere medaglia d’oro Alberto La Rocca, il grande eroe sorano che ha sacrificato la vita proprio in nome di quei valori che ci permettono oggi di vivere liberi”.
Le celebrazioni sono state impreziosite dal concerto del Coro polifonico “Armonie di Valleradice”, diretto dal Maestro Alessandro Alonzi. La formazione canora ha proposto brani di Lorenzo Perosi ed una suggestiva interpretazione del “Va Pensiero” dal Nabucco di Verdi e del canto “Signore delle Cime” di De Marzi dedicato ai caduti di tutte le guerre.
Dopo l’esecuzione dell’Inno d’Italia, il corteo ha ripreso il suo corso alla volta della Stazione dei Carabinieri dove è stata deposta una corona alla lapide del Carabiniere M.O. Alberto La Rocca.


































































































